Sono Elisa Piffanelli

unisco musica, gesto e creatività per dare voce a chiunque voglia raccontarsi attraverso il suono.

Elisa Piffanelli esploratrice di suoni

Il pianoforte è il mio strumento per raggiungere l’anima, allentare quei nodi rimasti stretti troppo a lungo, far ri-scoprire una passione imbottigliata nel tempo. Mi piace pensare di essere una direttrice d’orchestra a servizio delle emozioni: uso gli strumenti e le mie capacità per dare forma, voce, spazio, tempo a ognuna di esse.

Nonostante sia diplomata in pianoforte e abbia perfezionato le mie competenze con maestri di scuole di rilievo per la tecnica pianistica, il mio agire è da autodidatta.

Ho sviluppato un mio metodo per esplorare i suoni e mi metto a disposizione delle persone che vogliono assecondare un loro desiderio importante. D’estate, ospito nelle mie residenze chi vuole avvicinarsi e sperimentare nuove sonorità. Sono una musicista che lavora bene perché riesco a indossare i panni della persona che ho di fronte e a far sì che la musica possa essere il motore pulsante della sua quotidianità.

In ogni incontro che faccio, per ogni allievo o allieva di cui mi prendo cura, cerco sempre di inserire qualche elemento magico o di gioco perché rende tutto più spontaneo e naturale: storie con i burattini, immagini musicali e tutto quello che la fantasia mi suggerisce.

Credo nella gentilezza, nell’empatia, nelle scelte di coraggio, nella capacità di rinnovarsi giorno dopo giorno e crescere con consapevolezza, anche e soprattutto attraverso la musica.

Elisa Piffanelli esploratrice di suoni

Sono altresì convinta che l’arte si manifesti sotto tante forme: per questo, oltre ai miei percorsi, collaboro con musicisti e artisti che si occupano di danza, teatro, poesia, pittura.

Costruisco laboratori aperti per vivere relazioni musicali distese e nutrienti, per accordarci come uno strumento sulle vibrazioni migliori di quello che sentiamo.

Uno dei miei spazi musicali ha una grande vetrata con delle colline intorno che mi infondono un grande senso di pace e una biblioteca di libri illustrati che uso per ispirarmi. Quando non esploro suoni, mi circondo di ciò a cui sono affezionata: i colori caldi, il silenzio, la luce, le spezie, il verde della natura, paesaggi tra mare e colline come Sirolo, il luogo che per me è come l’ombelico del mondo.

Diventiamo melodia?

Siamo persone fatte di suoni, di brani collezionati nel tempo, di sentimenti e impulsi che spesso nascondiamo nell’ombra ma che ci definiscono e ci rendono così speciali: tiriamoli fuori insieme.

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